Il giudice e il bambino by Dario Levantino

autore:Dario Levantino [Levantino, Dario]
La lingua: ita
Format: epub
editore: Fazi Editore
pubblicato: 2024-02-15T12:25:23+00:00

Nessuno lo fermerebbe

Guardammo il tramonto con una brutta sensazione addosso. Brutta era stata la nostra ultima conversazione, brutta era la consapevolezza, serpeggiante in noi, che la nostra strategia per ritrovare il cavallo era fallita.

Come se non bastasse, io non avevo indovinato nulla circa l’“irrisolto” che impediva al bambino di restare definitivamente in paradiso. Né, con quell’umore, potevo insistere con domande più spinose.

Uscimmo dalla tana e andammo a recuperare dell’erba secca, ce ne serviva tanta. Dico “andammo”, ma farei meglio a dire “andai”, visto che la demotivazione spense il bambino; nel nostro sismogramma eravamo di nuovo giù.

Disponemmo la paglia nei pressi dell’albero, laddove il terreno era più regolare, a una delle due estremità creammo una parte più sollevata. Era il nostro letto, il nostro cuscino.

Dallo zaino presi del pane e formaggio. Questo avevamo, non potevamo permetterci qualcosa di diverso. Ci sedemmo sui nostri pagliericci e cenammo, ma il bambino non diede che pochi morsi.

Sparì la luce, nacquero le prime stelle che ci illuminarono di poco il viso. Era una notte senza luna.

«Le vedi quelle stelle?», dissi mentre finivo gli ultimi bocconi della cena.

Le vedeva, sì.

«Vedi che quelle quattro formano un quadrato che sembra una testa, e poi quelle più giù, dritte, il collo? Quella è la costellazione di Pegaso. Sai chi era Pegaso?».

Il piccolo Di Matteo fece di no, stancamente.

«Era un cavallo vissuto nell’antica Grecia, un cavallo alato».

«Ma i cavalli non volano…».

«Ricordati: succede sempre qualcosa di bello alla fine».

«E com’è che era nato un cavallo con le ali?».

«Perché Pegaso è nato dal sangue della testa mozzata di Medusa… Storie strane, certo… Sono i grandi miti dell’antichità… Secondo la mia interpretazione, Pegaso è nato dal dolore…».

«Se è vero quello che dici tu, che alla fine succede sempre qualcosa di bello, Mottino dovrebbe volare».

«Questo sarà un po’ difficile. Accontentiamoci di ammirare questa costellazione. Dalla Terra non sempre si può vedere: troppo smog, troppe luci, troppa fretta di vivere».

«È una bella costellazione…», disse.

«La più bella. Ci puoi contare…».

«Un cavallo con le ali… Tutti gli ostacoli salta… Manco un errore farebbe… E chi lo ferma più».

«Nessuno lo fermerebbe».

«Nessuno gli potrebbe fare del male».

«No, nessuno, hai ragione».

«Mii, sarebbe bello».

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